Stiamo osservando dinamiche assolutamente interessanti e non trascurabili. L’atmosfera, nei sui diversi livelli, mai come quest anno è ricca di spunti di riflessione. Si è partiti da un Vortice Polare vigorosissimo, raramente così forte, ai crescenti disturbi sfociati nell’irruzione fredda attuale. Sintetizzando possiamo dire che: il Vortice ha patito gli attacchi d’aria calda provenienti dal basso e ha smesso di girare a mille. L’aria gelida in esso contenuta è riuscita in tal modo a spingersi verso sud, raggiungendo le medie latitudini.
La domanda però è: ora cosa accadrà? Beh, di sicuro avremo un nuovo tentativo di compattamento del trottolone gelido. Non stupiamoci, quindi, se avremo il ritorno dell’Alta Pressione. Forse non sarà così coriacea e mite come in passato, o forse si. Staremo a vedere. Quel che più ci interessa è che la prossima settimana partirà una nuova, corposa pulsazione calda verso il Polo. A tal proposito vi proponiamo una serie di grafici apparentemente complessi, ma tutto sommato di facile lettura (se spiegati, ovviamente):
La pulsazione calda avverrà presumibilmente a carico dell’Anticiclone collocato sull’Oceano Pacifico, a ridosso delle coste statunitensi. Ciò che non è dato sapere, al momento, è se riuscirà a rompere il Vortice Polare o semplicemente a scalzarlo dalla propria sede. L’ipotesi più probabile, a nostro avviso, è la seconda. In questo caso avverrebbe una rotazione del trottolone verso l’Europa e il calo di pressione in Atlantico potrebbe innescare un’ulteriore risposta calda per mano dell’Alta delle Azzorre. A quel punto l’aria gelida tornerebbe alle medie latitudini, ma ci sarà da stabilirne entità e traiettoria. Molto dipenderà, eventualmente, da dove andrà a posizionarsi il muro anticiclonico oceanico. La speranza, per gli amanti dell’inverno, è che non sia troppo a ridosso dell’Italia.