Il quadro meteo climatico sta subendo un repentino cambiamento. Dopo il freddo e qualche pioggia, peraltro una breve parentesi invernale, si sta tornando alla situazione barica registrata nei mesi di novembre e dicembre. Osservando l’immagine satellitare siamo in grado di farci un’idea precisissima della distribuzioni di Alte e Basse Pressione sullo scacchiere continentale: la Depressione d’Islanda trova spazio per un affondo sull’Atlantico portoghese, innescando la risposta di un promontorio anticiclonico africano sulle nostre teste. Non solo. La spinta è così intensa che la cupola è giunta a latitudini artiche e così facendo facilita lo scivolamento di una massa d’aria gelida sull’Europa sudorientale.
Purtroppo, dobbiamo dirlo, le dinamiche emisferiche ampiamente discusse la scorsa settimana – Vortice Polare in rinforzo – ci condurranno ad un altro lungo periodo di stabilità atmosferica. Avremo giornate soleggiate, un discreto rialzo delle temperature, umidità in aumento, smog nei grandi centri urbani, nebbie e un po’ di nubi basse. Ma ciò che più preoccupa è che sino ai primi di febbraio non sembrano esserci le condizioni ideali per uno sblocco e per il ritorno di piogge degne di tal nome. Insomma, la crisi idrica – già drammatica – è destinata ad aggravarsi.