Veniamo da 2 mesi incredibili: novembre e dicembre, notoriamente e statisticamente tra i più piovosi dell’anno, non hanno portato piogge. Aggiungiamoci un autunno egualmente anomalo, perché se è vero che è piovuto è altrettanto vero che è piovuto male. Gli enormi temporali d’inizio stagione si abbatterono sulle coste o comunque lontane dai bacini di raccolta. L’alluvione è servita ancor meno se non a creare danni e disagi. E ora? Beh, ora si guarda con ansia il cielo e si spera che le nubi arrivino il più in fretta possibile. Noi facciam previsioni, è il nostro lavoro, quindi possiamo dirvi che dovremo attendere il 2016. Mancano oramai alcuni giorni, è vero, ma ogni giorno in più senz’acqua non fa altro che aggravare la situazione.
Lo scenario è pessimo nel sassarese e in alcuni centri della Gallura. Il bacino che sta soffrendo maggiormente è quello di “Sos Canales” (Buddusò), sceso sotto i 4 metri. Ma non se la passano bene nemmeno gli invasi del Bidighinzu, del Coghinas e del Liscia. Ciò sta già portando al razionamento in vari comuni della provincia di Sassari e di Olbia Tempio. Ovviamente l’attenzione è rivolta principalmente agli usi civili e abitativi, ma si guarda con preoccupazione anche alla prossima stagione irrigua perché l’agricoltura – se la situazione non dovesse migliorare – potrebbe subire perdite future inestimabili.
Noi, operatori del settore, possiamo dirvi che le piogge torneranno i primi giorni del nuovo anno. L’agognata svolta meteorologica ci sarà, non c’è dubbio, poi vedremo se si tratterà di svolta temporanea o definitiva.