Proseguiamo le nostre analisi quotidiane soffermandoci sull’unico elemento d’interesse che consente di evadere dalla “devastante” monotonia anticiclonica. Come già evidenziato nei primi articoli del mattino, ad ovest della Sardegna è presente un sistema nuvoloso ascrivibile alla coda di una lunghissima perturbazione atlantica collocata sul nord Europa (a dire il vero a quelle latitudini si stanno abbattendo vere e proprie tempeste, con venti di uragano) ma entrando nel dettaglio possiamo notare come le isobare in quota (linee che congiungono punto di eguale pressione atmosferica) stiano disegnando un piccolo Vortice Ciclonico sulla Francia sudorientale.
Si sta sviluppando quella che in gergo definiamo “goccia fredda”, ossia una struttura ciclonica indipendente non comunicante con la circolazione primaria d’origine (in questo caso la circolazione perturbata atlantica). Prevedere l’andamento di queste strutture, proprio perché non dipendenti da una corrente guida, è complicatissimo: sino a ieri sembrava dovesse scivolare a sud, transitando sul Canale di Sardegna, oggi pare invece possa addirittura transitare sulle nostre teste per risalire verso nordest. Quel che possiamo dirvi è che noi seguiremo passo passo questo tipo di evoluzione perché a prescindere dalla traiettoria seguita avrà comunque delle ripercussioni sul nostro tempo atmosferico.
Proseguiamo le nostre analisi quotidiane soffermandoci sull’unico elemento d’interesse che consente di evadere dalla “devastante” monotonia anticiclonica. Come già evidenziato nei primi articoli del mattino, ad ovest della Sardegna è presente un sistema nuvoloso ascrivibile alla coda di una lunghissima perturbazione atlantica collocata sul nord Europa (a dire il vero a quelle latitudini si stanno abbattendo vere e proprie tempeste, con venti di uragano) ma entrando nel dettaglio possiamo notare come le isobare in quota (linee che congiungono punto di eguale pressione atmosferica) stiano disegnando un piccolo Vortice Ciclonico sulla Francia sudorientale.
Si sta sviluppando quella che in gergo definiamo “goccia fredda”, ossia una struttura ciclonica indipendente non comunicante con la circolazione primaria d’origine (in questo caso la circolazione perturbata atlantica). Prevedere l’andamento di queste strutture, proprio perché non dipendenti da una corrente guida, è complicatissimo: sino a ieri sembrava dovesse scivolare a sud, transitando sul Canale di Sardegna, oggi pare invece possa addirittura transitare sulle nostre teste per risalire verso nordest. Quel che possiamo dirvi è che noi seguiremo passo passo questo tipo di evoluzione perché a prescindere dalla traiettoria seguita avrà comunque delle ripercussioni sul nostro tempo atmosferico.