L’evento meteo accaduto tra ieri pomeriggio e le prime ore odierne sulla Sardegna orientale, sebbene caratterizzato da accumuli complessivamente oscillanti attorno a 40 mm (con picco estremamente localizzato nell’area di Barisardo) deve assolutamente farci riflettere sull’enorme quantitativo di energia che i nostri mari hanno ancora in magazzino nonostante ci avviamo alla fine della prima decade di dicembre. Anomalia energetica chiaramente indotta dal perdurare di condizioni anticicloniche foriere di costanti sovra media termici che inevitabilmente allungano la stagione dei temporali anche a dicembre inoltrato. Per intenderci le condizioni termiche, sia atmosferiche che marine, sono assolutamente paragonabili al mese di novembre. A conferma di quanto appena detto, i temporali che ieri hanno abbordato le coste isolane hanno prodotto ben 8000 fulmini, valore assolutamente anomalo per questo periodo dell’anno che, statisticamente, dovrebbe essere caratterizzato da moti convettivi meno accentuati per via del fisiologico raffreddamento atmosferico, fattore questo che sta venendo a mancare pericolosamente.