E’ da giorni, giustamente, che si parla della possente ondata di gelo che sta per investire l’Europa orientale. E’ da giorni che seguiamo costantemente i modelli per capire se e quanto potrà influenzarci. Bene, uno degli assunti meteorologici che ben conoscono gli esperti del settore è che niente è scontato. Partiamo da un punto fermo: nell’emisfero settentrionali la normale circolazione atmosferica prevede un’asse direzionale orientato da ovest verso est. Per intenderci: le perturbazioni atlantiche arrivano da ovest e sfilano ad est. Ma può capitare che per svariati motivi tale impianto subisca modifiche. Significa che in particolari condizioni l’atmosfera cambi direzione e le masse d’aria si muovano da est in direzione ovest. Questo è quello che in gergo definiamo “moto retrogrado”.
Accade, ad esempio, quando grandi alte pressioni si trasferiscono sul Circolo Polare Artico innescando colate d’aria gelida verso la Russia. A quel punto, sfruttando il posizionamento degli anticicloni, tali masse si muovono verso ovest valicando gli Urali e raggiungendo l’Europa. Apparentemente è tutto semplice, ma ricordatevi che non è la dinamiche usuale ed è per questo che anche minimi particolari incidono sulla distribuzione del gelo nel Continente europeo.
A breve la massa d’aria gelida che invaderà l’Europa orientale punterà verso nord e andrà a sostituire l’Anticiclone Scandinavo. Ma come mai un cambio così drastico di traiettoria? Non sarebbe stato più semplice puntare l’Italia? Teoricamente si, ma ad ovest dobbiamo tener conto delle perturbazioni atlantiche e saranno perturbazioni molto grosse destinate a riprendere la via del Mediterraneo. Se è vero che le correnti miti oceaniche non potranno progredire verso est – perché troveranno l’ostacolo rappresentato dall’aria gelida russo scandinava – è altrettanto vero che l’aria mite verrà costretta a piegare sull’Italia. Si verrà a creare una miscela esplosiva che apporterà maltempo consistente ed ecco che si spiega facilmente il ritorno delle tanto agognate precipitazioni.
La mappa che alleghiamo sintetizza quanto scritto e non preoccupatevi, non è così complicato come appare. Si tratta delle direzione e dell’intensità delle correnti ad alta quota. Si evince facilmente come quelle atlantiche puntino il Mediterraneo, scendendo quindi in latitudine, a causa del blocco d’aria gelida in Scandinavia.