Direte voi, “poco importa, tanto il risultato è identico”… E come darvi torto, dopotutto stiamo ancora assistendo a giornate primaverili magari con un po’ di nubi e nulla più. Ma volendo entrare nel dettaglio, paragonando l’attuale scenario a quanto accadde nelle prime 3 settimane di novembre, non possiamo non evidenziare alcune differenze. All’epoca osservammo un imponente muro anticiclonico prendere pieno possesso dell’Europa e stazionare in loco per circa una decina di giorni. Stavolta, invece, il promontorio è stato capace di spingersi a nord per 48 ore – arrivando in Scandinavia – dopodiché è stato costretto a mettersi sulla difensiva.
La roccaforte principale, lo si evince dalla scansione satellitare, è ben ancorata tra il nord Africa e il cuore del Mediterraneo. Ma vedete quel piccolo Vortice instabile a sud della Sardegna? Oltre a essere responsabile della discreta nuvolosità apparsa sul nostro territorio è indice di una certa debolezza anticiclonica. Alle alte quote è affluita aria modestamente instabile e altra ancora affluirà nel fine settimana. Tra l’altro è possibile osservare un’ampia circolazione perturbata a nord delle Alpi, riconducibile a tutta una serie di Basse Pressioni che dall’Islanda si estendono fin verso il Mar Nero. Ed è proprio tale azione che, a partire da domani, innescherà una lieve contrazione dell’Alta Pressione e il conseguente sviluppo di quella che in gergo definiamo “goccia fredda” ad ovest della Sardegna. Avremo modo di valutare in dettaglio, fin da oggi, gli effetti che la stessa potrebbe avere sul nostro tempo atmosferico.