Acqua, un bene essenziale, senza il quale è impossibile vivere. Vi siete mai chiesti cosa accadrebbe se non ci fosse più acqua? Probabilmente no, perché siamo talmente abituati a tutte le comodità del 21° secolo che il pensiero non ci sfiora neanche. Eppure dovremmo sapere, noi sardi, che la carenza d’acqua ha rappresentato – in passato – un annoso problema. Vuoi per le siccità estive, vuoi per la discutibile qualità delle condotte idriche, vuoi per chissà quale motivo. Si, è vero, la rete andrebbe rivista e gli sprechi evitati, ma non credete che la mancanza di pioggia non incida pesantemente. Forse è sfuggito qualcosa: non piove da mesi. Qualcuno obbietterà che in alcune zone è piovuto fin troppo, ma è una falsa convinzione. Non sono certo le piogge alluvionali a colmare i bacini. E neppure i tantissimi temporali estivi di quest’anno.
Se piove con intensità rilevante per brevi periodi è tutto più difficile. I nubifragi localizzati si abbattono, sovente, distanti dai bacini di raccolta. Quindi, se vi diciamo che non piove o piove male, fidatevi. E si vi diciamo che non pioverà prima di gennaio, fidatevi nuovamente. Non basterà certo una perturbazione atlantica a stravolgere questa situazione. V’è necessità di un cambio di rotta radicale, v’è necessità che l’inverno si trasformi in autunno, c’è bisogno che piova per più giorni e che piova diffusamente. Ricordate gli autunni “old style”? Quando alla prima perturbazione atlantica ne seguivano tantissime altre? Ecco, la necessità è quella.
Quanto scritto vorremmo vi facesse ragionare sulla gravità di quanto sta accadendo. E’ di oggi la notizia che Abbanoa sta mettendo a punto il “piano razionamenti”. E vorremmo ragionassero un pochino anche coloro i quali, ad ogni articolo sul sole e il clima mite, inneggiano alla bellezza di un simile tempo. Che sia bello non ci “piove” (perdonate il gioco di parole), ma che sia utile scordatevelo…