Stiamo per entrare nel cuore dell’inverno. I mesi di gennaio e febbraio rappresentano, nell’immaginario collettivo, quelli votati al freddo gelo e neve. Le più grandi nevicate (al di là di qualche rara eccezione) sono sempre avvenute nei prossimi 60 giorni. Non è una regola scritta, è vero, ma le masse gelide continentali e artiche raggiungono i picchi per estensione e robustezza. Cenni in tal senso, ovviamente varcando i confini italiani, li stiamo osservando in questi giorni: l’Europa orientale è investita da una violenta ondata di gelo.
Lasciamo per un attimo da parte le previsioni meteo. Quelle le trattiamo giorno per giorno. L’articolo è scritto quasi per gioco, per esprimere desideri e opinioni. Ciò che vi domandiamo è: cosa vorreste? Noi le piogge, perché occorrono come il pane. Poi se verrà anche un po’ di neve sul Gennargentu, saremo anche più contenti. C’è tutta una stagione turistica invernale da avviare e le risorse idriche passano anche da quel candido manto bianco che ricopre i rilievi. Poi? Magari il vento? C’è chi lo odia, chi invece lo ama. Ma ci sarà anche chi vorrebbe il sole perpetuo, lo sappiamo bene, pur consci che un tipo di tempo come quello degli ultimi 2 mesi porta con sé una miriade di problemi. Dalla siccità allo smog, dai cicli vegetativi sballati alla secchezza dei suoli.
Se vorrete dirci la vostra opinione saremo ben lieti di condividere i nostri pensieri, altrimenti prendete pure questo editoriale come un gioco o magari come un semplice buon auspicio per i due mesi che verranno…