Supponiamo sia il quesito che in tanti si staranno ponendo alla luce di quanto scritto sino ad oggi. Per poter abbozzare una linea di tendenza, quindi non una previsione, dobbiamo necessariamente affidarci ad alcune importantissime dinamiche climatiche. Ormai saprete che una delle cause dell’anomalia meteo climatica dell’ultimo mese è imputabile principalmente all’eccezionale robustezza del Vortice Polare. Così come saprete che i disturbi che sta subendo nell’ultimo periodo stanno innescando un forte indebolimento del trottolone gelido.
Uno degli indici che meglio descrive lo stato di salute del Vortice è la cosiddetta AO (Artic Oscillation). Lasciando stare i tecnicismi, sappiate soltanto che se il valore dell’indice è positivo è facile osservare scenari meteorologici come l’attuale (Alta Pressione persistente e frequenti incursioni d’aria mite). Se invece vira al negativo abbiamo una situazione opposta: frequenti perturbazioni alle medie latitudini e maggiore propensione agli scambi meridiani (poi non è detto che le masse d’aria si muovano in tal modo). Ecco quindi che il grafico che stiamo per mostrarvi assume una sua importanza:
Non complichiamoci ulteriormente la vita: l’indice passerà da un picco positivo (che ha portato alle attuale condizioni meteo) a un picco negativo (ed ecco quindi spiegata la ragione dell’imminente svolta meteorologica). Significa che il Vortice Polare, dopo aver girato come una trottola impazzita, perderà giri e potrebbe addirittura cadere. Sembra infatti che un terzo disturbo (un’altra onda d’aria calda) possa propagarsi dai piani bassi dell’atmosfera verso quelli più alti, innescando un ulteriore indebolimento della struttura ciclonica. Se così fosse ecco che gennaio potrebbe riservare interessantissime sorprese invernali, forse già prima di metà mese.