Benvenuto inverno meteorologico, per lo meno sul calendario. Il mese che da il LA alla stagione invernale e che, per tradizione climatologica regionale, è spesso e volentieri caratterizzato da abbondanti precipitazioni e prime nevicate a quote basse pare partire col piede sbagliato, almeno dal punto di vista degli amanti della stagione fredda. In questi giorni stiamo rivivendo l’incubo anticiclonico di novembre con la differenza che la situazione idrica nei bacini di raccolta si è ulteriormente aggravata e ormai manca poco tempo per recuperare un anno che, su gran parte della rete meteo regionale, si chiuderà sotto media pluviometrica. Le prospettive future, per il momento e complice il notevole raffreddamento del vortice polare stratosferico che si sta concretizzando da settimane, non sono rosee e addirittura lo “stratcooling” in atto potrebbe condizionare la prima metà dell’inverno come spiegato nell’editoriale. Per i prossimi dieci giorni appare piuttosto probabile la conservazione del campo anticiclonico sul Mediterraneo con tempo mite, soleggiato e asciutto. Andando a spulciare le serie storiche (con riferimento ai dati di Cagliari che mostrano una maggiore continuità negli anni) solo due anni fa l’evoluzione meteo di dicembre fu piuttosto simile: dopo un inizio mese condizionato da una bassa pressione in evoluzione sullo Ionio, la scena meteo del Mediterraneo fu controllata per settimane da un colosso anticiclonico di matrice sub tropicale che raggiunse la sua massima intensità ed estensione nella seconda decade, come da grafica sotto. Le precipitazioni sull’isola si fecero attendere fino a Natale con temperature che a più riprese raggiunsero i 20°C, soglia che oggi verrà superata in più zone.