La carta a corredo dell’articolo, realizzata utilizzando la banca dati NCEP – NOAA, riporta le anomalie di geopotenziale alla quota di 500 hPa (circa 5500 metri) registrate dal 1 novembre al 10 dicembre. Il geopotenziale è il lavoro necessario per poter vincere la forza di gravità e spostare verso l’alto, ad una determinata quota isobarica/altezza, una massa d’aria. Alti valori di geopotenziale, in una cartina, si trovano in corrispondenza di alte pressioni sub tropicali colme di aria calda, viceversa valori bassi di geopotenziale si rinvengono nel nucleo di intense avvezioni di aria fredda artico/polare. In riferimento alla carta presentata possiamo dunque affermare che le aree in arancio/rosso sono state caratterizzate da forti anomalie positive di geopotenziale. In questo ampio settore hanno predominato di gran lunga estese strutture anticicloniche, spesso alimentate dinamicamente da aria calda sub tropicale e quindi caratterizzate da temperature abbondantemente superiori alle medie del periodo al suolo. Di contro, le aree blu/viola sono state caratterizzate da forti anomalie geopotenziali di segno opposto, in virtà di un vortice polare particolarmente freddo a tutte le quote e particolarmente profondo. Una carta che ben riassume quanto stiamo vivendo da mesi e che spiega perchè in Sardegna mancano le precipitazioni, ormai relegate da tempo alle alte latitudini.