Il prepotente ritorno in grande stile dell’alta pressione sul Mediterraneo, con temporaneo contributo sub tropicale registrato nei giorni scorsi, ha determinato l’instaurarsi di forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, ben documentate nell’editoriale del mattino, e delle sempre interessanti e curiose “inversioni termiche“, nelle quali il gradiente di temperatura suolo/quota passa da negativo a positivo. Nelle nottate d’inverno anticicloniche, specialmente lungo le vallate e pianure interne e in assenza di vento e copertura nuvolosa, la dispersione di calore tramite radiazione infrarossa si fa intensa ed il suolo (per conduzione termica anche gli strati d’aria immediatamente soprastanti) si raffredda notevolmente a differenza degli strati d’aria più elevati dove la temperatura si mantiene più elevata. Questa notte il radiosondaggio di Cagliari ha evidenziato un’inversione termica veramente notevole: mentre al suolo si registravano 6,2°C salendo di quota la temperature è aumentata progressivamente fino a raggiungere il picco di 13,4°C in libera atmosfera a 1013 metri. La temperature si è mantenuta più alta rispetto al suolo fino a 2221 metri (probabilmente anche di più visto che in quel tratto di atmosfera la rilevazione del pallone sonda non è stata continua). Situazione questa deleteria per il manto nevoso del Bruncuspina, ormai ridotto ai minimi termini, e destinata a protrarsi ancora nei prossimi giorni.