Anche in Sardegna sono attive le centrali che monitorano l’aria che si respira, per individuare la concentrazione di sostanze inquinanti. Una particolare attenzione viene data al PM10 che è responsabile di problemi polmonari.
Il PM10 sono le polveri sottili (Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle), poi ci sono altri numerosi agenti inquinanti che vengono rilasciati in atmosfera.
Le belle giornate di Alta Pressione con cielo limpido e scarsa ventilazione, anche in Sardegna sono foriere di un problema non poco rilevante per la presenza invisibile di inquinamento in atmosfera. I dati sono pubblicati ogni giorno da ARPA SARDEGNA.
Nel cagliaritano, che è la maggiore area urbana della Sardegna, le centraline indicano che il valore soglia di 50 ug/m3 è stato superato il 21 dalla stazione di Monserrato – CENMO1 con un valore medio giornaliero di 61,10! Tale valore è superiore a quello consentito dalla Comunità Europea, e indicato come nocivo per la salute umana.
Assemini – CENAS9 ha raggiunto una media giornaliera di 47,86 ug/m3.
Cagliari – CENCA1 valore medio giornaliero 48,30 ug/m3.
A S. Gavino – CENSG3 il valore medio giornaliero è stato simile a quello padano che ha portato al blocco del traffico, il dato è di 80,38 ug/m3.
In provincia di Oristano è il capoluogo ad essere il più inquinato, con una media di 46 ug/m3 (Oristano – CENOR1),
In provincia di Nuoro i valori sono sopra la norma, ma non nocivi per la salute, a Nuoro valore 20 ug/m3, ma a Siniscola 36,64 ug/m3.
A Sassari valori ragguardevoli in alcune centraline di Olbia e Porto Torres, dove è stata superata la soglia media giornaliera di 40 ug/m3. A Sassari i dati sono stranamente decisamente inferiori.
Ma in atmosfera vengono immesse ben altre sostanze nocive, in specie in Sardegna risulta elevato il benzene. Nei piccoli centri c’è l’inquinamento delle normali stufe e caminetti. Non molti sanno che anche il fumo a legna è una agente inquinante, tanto che in alcune zone d’Italia è vietato accendere il caminetto.
Insomma, il quadro che emerge è quello di una Sardegna soggetta alle polveri sottili nei maggiori centri urbani. E il dato dovrebbe far riflettere, considerato che la Sardegna si vende nel mercato del turismo come terra incontaminata e che i cittadini sono ignari di ciò.
Eppure la notizia diffusa da Legambiente alcuni anni fa passata in silenzio, ed evidenziava che in molti giorni all’anno, specie a Cagliari e hinterland viene superato il livello soglia, pericoloso per la salute di PM10.
Eppure in Sardegna nonostante il vento che sortisce aiuto, c’è inquinamento perché mancano le politiche finalizzate all’abbattimento degli agenti inquinanti, e nel frattempo i polmoni dei sardi ringraziano il silenzio di chi dovrebbe vigilare.