Suscitano indubbiamente scalpore le temperature registrate in questo inizio dicembre dalla rete di rilevamento regionale, ovunque abbondantemente sopra le medie stagionali con locali picchi superiori ai 20°C e con anomalo zero termico fino a 4000 metri. Eppure, andando a ritroso negli anni e spulciando nelle serie storiche di Cagliari, che, ricordiamo, offre maggiore continuità di dati dal 1922 ad oggi e quindi meglio si presta per questo tipo di analisi, la Sardegna ci ha offerto ondate di calore ben più intense di questa. La più intensa degli ultimi 30 anni risale al dicembre 1989 quando si arrivò alla settimana di Natale con temperature ancora superiori a 20°C. Tra il 14 ed il 23 dicembre di quell’anno, come si evince dalla cartina in allegato indicativa della sinottica vigente all’epoca, il Mediterraneo centrale venne investito da calde correnti sud occidentali messe in moto da una profonda attività depressionaria stazionaria per giorni sulle isole Britanniche. Un flusso mite sub tropicale che fece schizzare le temperature a 850 hPa oltre i 15°C contro una media di circa 5°C. Sulla nostra isola si superarono abbondantemente i 20°C, specialmente sui settori orientali sottovento alla circolazione occidentale, e, per quanto riguarda Cagliari il picco si raggiunse il 17 con 23,2°C. Durante la lunga parentesi calda, sul capoluogo sardo vennero registrati i seguenti valori termici minimi e massimi:
14 dicembre: min 11°C, max 21°C
15 dicembre: min 9,8°C, max 21,4°C
16 dicembre: min 13°C, max 23°C
17 dicembre: min 10°C, max 23,2°C
18 dicembre: min 14°C, max 20,2°C
19 dicembre: min 12°C, max 20,7°C
20 dicembre: min 9,6°C, max 19,4°C
21 dicembre: min 6°C, max 20,2°C
22 dicembre: min 4°C, max 21,4°C
23 dicembre: min 9°C, max 18°C