Diamo per appurato un periodo anticiclonico di circa 10 giorni. Troppi, inutile dirlo. Ma chi dovesse paragonare gli attuali accadimenti con quanto avvenuto a novembre incapperebbe in qualche errore. Diciamo che la dinamica è la stessa, ma ad onor del vero dobbiamo aggiungere che l’intensità della rimonta anticiclonica sarà diversa. I primi cenni d’indebolimento potrebbero giungere a cavallo dell’Immacolata, quando delle infiltrazioni instabili andrebbero a causa non soltanto l’aumento della nuvolosità, ma anche la comparsa di qualche pioggia. Nulla di ché, intendiamoci, difatti potrebbe seguire un’altra temporanea fiammata africana.
Ma se osserviamo la mappa Multimodel proiettata all’inizio della seconda decade emergono interessanti novità. Anzitutto la minore vigoria dell’Alta Pressione e un suo spostamento a ovest. Poi, non meno importante, l’abbassamento delle perturbazioni atlantiche che inizierebbero a lambire le Alpi. Sarebbero i cenni inequivocabili del più ficcante cambiamento, diciamo pure la vera svolta, collocabile all’incirca verso metà dicembre.