E’ menzionata, purtroppo, anche Cagliari fra le città in cui si registrano le situazioni più critiche per le polveri sottili rilasciate dai processi di combustione generati soprattutto dalle auto (PM10 e PM2,5) secondo il rapporto 2014 “Qualità dell’ambiente urbano” dell’Istat. I dati inerenti l’inquinamento nel capoluogo regionale iniziano a preoccupare tanto che Legambiente ha lanciato l’allarme sul superamento dei livelli limite delle polveri sottili affermando che “Il trend rimane praticamente costante al contrario delle direttive della Comunità Europea che propongono il dimezzamento progressivo”.
“Se teniamo conto dei dati pubblicati dall’Arpas per il biennio 2013- 2014 emerge un dato veramente preoccupante per tutta la conurbazione cagliaritana”. A scriverlo è l’associazione Legambiente che da anni analizza i risultati dei rilevamenti sulla qualità dell’aria a Cagliari. I superamenti delle Pm10, 40 volte in un anno (Le prescrizioni in materia concedono 35 “sforamenti”), sono riferiti in particolar modo ai mesi invernali nei quali ai dati dell’inquinamento da traffico si sommano quelli derivati dagli impianti di riscaldamento.
“Pertanto appare opportuno adottare tutti i provvedimenti per ridurre l’inquinamento – scrive Legambiente in una nota -, tenendo opportunamente conto delle indicazioni specifiche zona per zona che provengono dalla rete di monitoraggio del comune di Cagliari. Ma ancora più importante c’è la salute dei cittadini messa in risalto nel 2013 da uno studio europeo che ha coinvolto i ricercatori dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano che ha dimostrato una stretta relazione tra inquinamento atmosferico e rischio di tumori al polmone”.