Nebida è un ex località mineraria, frazione di Iglesias (da cui dista circa 12 km), situata nella costa sud occidentale sarda all’interno della sub regione del Sulcis Iglesiente. Il territorio, incontaminato e selvaggio, vanta splendide spiagge e calette dalle acque cristalline ma anche falesie, scogliere e faraglioni maestosi e di notevole rilevanza paesaggistica. Dal punto di vista geologico Nebida è caratterizzata da una molteplicità di rocce. Si va da quelle sedimentarie del paleozoico (i bianchi calcari ceroidi che ospitano le importanti mineralizzazioni dell’iglesiente), agli scisti del cambro-ordoviciano. Importanti sono anche i conglomerati rappresentati da “la puddinga” color vinaccia dell’Ordoviciano. E’ estremamente importante segnalare la presenza nei pressi di Nebida di un importante affioramento che testimonia il contatto tra due periodi geologici, la cosiddetta” Discordanza Sarda”. Questo affioramento è ubicato nella litoranea tra Funtanamare e Nebida, ovvero il tragitto della “panoramica”. Qui è possibile sostare nelle piazzole di sosta e ammirare l’ineguagliabile bellezza della costa più antica d’Europa. Questa costa è unica anche per la presenza dei 5 faraglioni che si ergono imponenti dal mare: scoglio il Morto, scoglio di Portu Nebida (detto anche “il veliero” per via della sua forma che ricorda tale tipo di imbarcazione), i due faraglioni S’Agusteri davanti alla spiaggia di Portu Banda e infine, in lontananza, il maestoso e famoso Pan di Zucchero.
Secondo la classificazione di Köppen e Geiger il clima di Nebida è di tipo Csa, ossia temperato delle medie latitudini (Il mese più freddo ha una temperatura media inferiore a 18 °C ma superiore a -3 °C) con stagione estiva generalmente asciutta e con la media del mese più caldo superiore a 22°C. La temperatura media annua è di 16°C. Il mese più freddo è gennaio con una media di 9,7°C mentre il più caldo è agosto con 23,9°C. Vista la notevole vicinanza al mare e la particolare conformazione geo morfologica che vede il piccolo centro incastonato su un versante montuoso, le escursioni termiche diurne e annue non sono accentuate. In inverno le temperature minime raramente scendono sotto lo zero mentre in estate, specialmente in occasione di intense avvezioni di aria calda sub tropicale sostenute da correnti sciroccali al suolo, è possibile il superamento dei 40°C.
La piovosità media annua è di 627 mm. Il mese più piovoso è novembre con 99 mm mentre il più secco è luglio con 4 mm. La frazione risulta esposta alle correnti occidentali, le quali, impattando sui settori montuosi nell’immediato entroterra, producono precipitazioni continue da stau. Non di rado la zona è esposta a fenomeni franosi legati alle precipitazioni abbondanti, specialmente in inverno, tuttavia non è particolarmente soggetta a eventi alluvionali di un certo rilievo. Analizzando la serie storica pluviometrica, disponibile per questa località solo dal 1986 (idrografico) non si notano infatti accumuli giornalieri superiori a 100 mm mentre più volte gli accumuli mensili superano i 120 mm. Tra i mesi più piovosi ricordiamo i 174,8 mm nel novembre 1997, 172,4 mm nel dicembre 2000, 169,4 mm mm nel novembre 2005 e 157,8 mm nel novembre 2004.