Castiadas è un piccolo comune situato nella sub regione del Sarrabus, nell’angolo sud orientale della Sardegna. Il territorio è prevalentemente pianeggiante e con i suoi 13 km di costa, caratterizzato da spiagge incantevoli e paesaggi immersi nel verde, rappresenta uno dei comuni più suggestivi di questo affascinante angolo dell’isola. Nel suo distretto ricade anche il parco dei Sette Fratelli e di Monte Genis. In accordo con la classificazione di Köppen e Geiger, il clima è del tipo BSk, ossia della steppa fresco (media annuale inferiore ai 18°C) e asciutto. Si tratta di una classificazione determinata, oltre che dalle temperature, anche dai valori di precipitazione. L’evaporazione potenziale supera in media le precipitazioni nel corso di tutto l’anno. Non c’è eccedenza idrica, per cui in questa zona non prendono origine corsi d’acqua a carattere permanente. La temperatura media annua è di 16,6°C. I mesi più freddi sono gennaio e febbraio con una media di 10,3°C (la media più bassa delle temperature minime si registra a febbraio con 7,4°C) mentre il più caldo è agosto con 24,8°C. In virtù della sua posizione geografia, ai piedi orientali dei monti del Sarrabus e a pochi chilometri dal mare, le escursioni termiche annue e diurne sono poco accentuate. Raramente in inverno si scende sotto lo zero mentre nei periodi estivi, in occasione di ondate di calore supportate da correnti di maestrale, è possibile il superamento dei 40°C.
Castiadas ha una piovosità media annua di 328 mm, tra le più basse dell’isola e dell’intera penisola italiana. Il mese più umido è ottobre con una media di 46 mm mentre il più asciutto è luglio con 3 mm. Nonostante si tratti di uno dei comuni più secchi d’Italia, la particolare conformazione geomorfologica determina un’elevata esposizione ad eventi pluviometrici intensi, spesso dalle caratteristiche di nubifragio o alluvionale. L’analisi della serie storica mette in evidenza parecchi giorni con accumuli superiori a 100 mm. Si ricordano i 241,6 mm il 26 settembre 1971, 238 mm il 15 ottobre 1951, 179 mm il 21 marzo 1962, 162 mm il 30 marzo 2004, 154,8 mm il 25 febbraio 1972, 149,5 mm il 5 ottobre 1951, 141,6 mm il 24 novembre 1995, 135 mm il 19 dicembre 1930, 131 mm il 16 ottobre 1951, 123,9 mm il 30 dicembre 1984, 116 mm il 17 dicembre 2006, 111 mm il 29 marzo 1934, 110 mm l’8 maggio 1941, 107 mm il 7 febbraio 1967, 101,2 mm il 13 ottobre 1986, 100 mm l’8 gennaio 1973. Tra gli accumuli mensili, sovente superiori ai 150 mm/200mm spiccano gli eccezionali 729,5 mm dell’ottobre 1951 e i 436,5 mm dell’ottobre 1940.