Davvero interessanti le dinamiche messe in luce dalle mappe a lungo termine. Un accenno in tal senso fu fatto già ieri, ma alcuni di voi ricorderanno sicuramente alcune analisi passate dove si evidenziò il rischio che si potesse passare dalla tarda estate all’inverno in un batter d’occhio. Un rischio derivante da una configurazione di blocco che avrebbe facilitato l’accumulo d’aria fredda in Scandinavia, un serbatoio pronto a esplodere non appena l’Anticiclone avrebbe abbandonato l’Italia.
Ora guardate insieme a noi la mappa Multimodel del prossimo 23 Novembre. Non è difficile osservare, in rappresentazione grafica, quanto appena scritto. E le probabilità che una prima irruzione artica possa coinvolgerci direttamente, secondo noi, sono abbastanza alte. In tal senso si rivelerà essenzialmente l’attuale migrazione dei massimi anticiclonici sulla Penisola Iberica. E’ da quella posizione che si andrà a strutturare il blocco delle perturbazioni atlantiche. Movimenti inseribili nell’ambito di quegli scambi meridiani tipici delle annate caratterizzate da una fase ENSO fortemente positiva. Insomma, l’inverno sembra voglia regalarci un primo assaggio.