A dirlo non siamo noi, ma i dati. E sono dati a dir poco allarmanti. Da maggio a settembre 2015 la temperatura globale del pianeta ha costantemente registrato il suo massimo mensile sulla base di statistiche elaborate dal 19° secolo. Con queste premesse è facile immaginare che la temperatura globale del Pianeta, a fine anno, sarà la più alta mai misurata. Non solo. Un rapporto del MetOffice britannico indica che per la prima volta nel 2015 siamo arrivati a superare la soglia di un grado centigrado di scostamento dai livelli di temperatura dell’era preindustriale.
Deviazione di 1.02°C
Se le stime effettuate dal Met Office sono giuste, si prevede che la temperatura globale del Pianeta supererà di 1.02°C (± 0,11°C) il valore esistente in epoca pre-industriale ma data la mancanza di dati affidabili le stime sono state fatte facendo una media tra i valori osservati nel periodo 1850-1899.
La deviazione di 1,02°C scende di 0,70°C considerando la media 1961-1990. Questa previsione è stata fatta sulla base di proiezioni di modelli numerici e sui dati registrati nel periodo gennaio-settembre 2015 (che come abbiamo detto segnano una tendenza al riscaldamento mai vista in tempi moderni).
Il tetto dei 2,0°C
Molti accordi governativi e vari studi scientifici ritengono insostenibile un aumento di 2,0°C della temperatura media rispetto all’era preindustriale. Significa che siamo già a metà strada. Come se non bastasse la presenza di gas serra nell’atmosfera è concausa del crescente riscaldamento globale del Pianeta.
A tal proposito, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale ha recentemente dichiarato che la concentrazione di CO2 nell’atmosfera, per l’anno in corso, supererà la barriera di 400 parti per milione (ppm). Nell’era preindustriale la concentrazione media era di 278 ppm. Secondo alcuni autorevoli studi la soglia di 350 ppm rappresenterebbe la barriera di sicurezza per impedire un impatto incontrollabile sul clima mondiale.