Fa strano dirlo durante quello che “in teoria” e sulla “carta” dovrebbe essere il mese più piovoso per la stragrande maggioranza delle località isolane eppure ci troviamo nel bel mezzo di un blocco atmosferico, sulla falsariga di quello vissuto durante la stagione estiva ed ampiamente analizzato in questo EDITORIALE. Ebbene, esortati anche da parecchie richieste dei lettori, siamo andati a ritroso negli anni per vedere se effettivamente si tratta di un evento da record oppure no. Sicuramente la durata e l’estensione del campo anticiclonico è anomala tuttavia nel 1989/90 l’inverno venne completamente inibito da un anticiclone che durò, salvo occasionali ed effimere parentesi perturbate, per ben 100 giorni! La carta postata si riferisce al 24 febbraio 1990 e riporta un incredibile struttura di alta pressione protesa dall’Atlantico sino all’Europa orientale con valori di pressione al suolo fino ad oltre 1035 hPa, configurazione questa che da dicembre 89 si ripresentò a più riprese almeno fino alla prima quindicina di aprile per poi lasciar campo, in primavera inoltrata, al tanto atteso cambio circolatorio e ritorno delle piogge che durante la stagione invernale latitarono in maniera preoccupante. Inutile ricordare che fu un inverno molto mite, specialmente in montagna, con temperature che più volte raggiunsero e superarono i 10°C a 850 hPa (circa 1500 metri) e nebbioso. Le prospettive meteo, al momento, non sono confortanti e le speranze (per il momento poche) di vedere piogge sono ormai relegate agli ultimi giorni del mese.