Il territorio di Sadali, sito nella provincia di Cagliari e nella sub regione storica della Barbagia di Seulo, ha un’estensione di 4988 ettari e confina a Nord con il comune di Seulo, a Ovest con Villanovatulo, a Est con Seui e Sud con Esterzili e Nurri. Il nucleo centrale del territorio è costituito da un vasto altopiano dolomitico-carbonatico in cui è presente un intenso carsismo. L’altopiano ha una quota media di circa 750–800 metri sul livello del mare, serbatoio naturale delle falde acquifere che alimentano numerose sorgenti e le bellissime cascate del territorio. Oltre alle numerose sorgenti e torrenti il territorio di Sadali è ricco di grotte che durante la primavera e l’estate sono meta di numerose comitive di turisti. Il Flumendosa costituisce uno degli aspetti salienti del paesaggio sadalese, limite di confine tra la Barbagia e il Sarcidano e fonte di ricchezza inestimabile per la Sardegna sempre povera d’acqua e afflitta per anni dalla terribile piaga della siccità.
Secondo la classificazione di Köppen e Geiger il clima di Sadali è di tipo Csb, ossia temperato delle medie latitudini (Il mese più freddo ha una temperatura media inferiore a 18 °C ma superiore a -3 °C) con stagione estiva generalmente asciutta e con la media del mese più caldo inferiore a 22°C.
La temperatura media annuale è di 12,7°C. Il mese più freddo è gennaio con una temperatura media di 5,5°C mentre il più caldo è agosto con una media di 21,8°C. Particolarmente interessante l’andamento termico della stazione di Sadali che, in virtù di una posizione geografica che la ripara dalle correnti caldo umide marittime, riesce a raggiungere picchi di freddo notevoli sia durante la stagione estiva che invernale. Ricordiamo i -14,3°C dell’11 febbraio 2012, i -9,5°C del 31 gennaio 2005, i -8,8°C del 13 Febbraio 2012, i -8,6°C del 5 Gennaio 2002, i -8,4°C del 25 Gennaio 2006 e i -8,1°C del 12 Febbraio 2012, tra i valori in assoluto più bassi registrati dalla rete di rilevamento regionale.
La piovosità media annua è di 731 mm. Il mese più piovoso è dicembre con 115 mm mentre luglio è il più secco con 10 mm anche se nella stagione estiva non sono rari i fenomeni temporaleschi in discesa dal massiccio del Gennargentu. Analizzando la serie storica pluviometrica si notano tantissimi accumuli mensili superiori ai 150 mm, con picchi fino a 250 mm/300 mm, tuttavia solo in poche occasioni sono stati superati i 100 mm giornalieri. Tra i giorni più piovosi ricordiamo i 130 mm il 31 gennaio 2006,114 mm l’8 novembre 1983, 103,3 mm il 28 febbraio 2003 e 101,2 mm il 23 novembre 1961.
Foto di copertina Christian Camana.