Come anticipato nell’editoriale del mattino esiste la concreta possibilità che nelle prossime ore notturne intense celle temporalesche possano prendere vita sul Canale di Sardegna in seno a linee di convergenza tra correnti meridionali in risalita dal nord Africa e correnti settentrionali richiamate dall’alto Tirreno dalla bassa pressione in approfondimento. Accumulo di massa d’aria nei bassi strati che verrebbe dissipato esclusivamente con l’innesco di forti moti convettivi con conseguente condensazione dell’enorme bacino di umidità latente nei bassi strati. A sostegno di tale ipotesi anche il performante modello WRF 3 km prodotto dal LaMMA, che individua in prossimità delle coste meridionali dell’isola (nuclei grigi all’interno dell’area segnata in rosso) accumuli fino a 120mm/6h. Lo stesso modello previsionale ad alta risoluzione prevede notevoli valori di instabilità atmosferica nel corso delle prossime ore notturne nell’area appena individuata ragion per cui sarà bene monitorare costantemente l’evoluzione nelle prossime ore.