Villasimius è il comune localizzato nell’angolo sud orientale della Sardegna, particolarmente rinomato per le numerose località turistiche che determinano un flusso consistente di turisti nel periodo nel periodo estivo e, complici le favorevoli condizioni climatiche, anche in tarda primavera e autunno. Il comune si estende dalla catena montuosa dei Sette Fratelli (a nord-ovest) sino alle coste del promontorio di Capo Carbonara (sud-est) dove è ubicata una stazione di rilevamento meteo dell’Aeronautica Militare. Le montagne occupano il lato occidentale del territorio; di particolare importanza è il monte Minni Minni con un’altitudine di circa 500 metri. A ovest del promontorio di Capo Carbonara sono presenti la spiaggia di Campulongu e il porto turistico, mentre nel versante orientale si trovano lo stagno di Notteri e le spiagge di Simius e Porto Giunco. A Villasimius appartengono anche l’isola dei Cavoli e Serpentara. In accordo con la classificazione di Köppen e Geiger, il clima è del tipo BSk, ossia della steppa fresco (media annuale inferiore ai 18°C) e asciutto. Si tratta di una classificazione determinata, oltre che dalle temperature, anche dai valori di precipitazione. L’evaporazione potenziale supera in media le precipitazioni nel corso di tutto l’anno. Non c’è eccedenza idrica, per cui in questa zona non prendono origine corsi d’acqua a carattere permanente.
La temperatura media annua è di 17,4°C. Il mese più caldo è agosto con una media di 25,4°C mentre il mese più freddo è gennaio con 11,4°C. Località che gode di un clima particolarmente mitigato dal mare e per tale motivo nelle serie storiche mancano valori di temperatura sia eccessivamente elevati che bassi.
La piovosità media annua è di soli 287 millimetri, valore che rende Villasimius il comune più arido di tutta Italia. Le precipitazioni maggiori si registrano nel mese di ottobre che riporta una media di 43 millimetri mentre luglio è il mese più secco con soli 2 millimetri per una media annua di soli 37 giorni di pioggia. Nonostante la piovosità sia piuttosto bassa non sono rare giornate caratterizzate da accumuli superiori ai 100 millimetri poichè la zona è particolarmente esposta alle correnti umide di scirocco. Si ricordano i 219 mm il 16 settembre 1971, 133,2 mm il 19 ottobre 1965, 127,3 mm il 30 dicembre 1984, 122 mm il 19 dicembre 1930 e 100 mm il 7 ottobre 1929 ed il 29 marzo 1934, settembre 1971 397,2 mm. Tra i mesi più piovosi menzioniamo l’ottobre 1957 con 374 mm ed gennaio 1973 con 365,2 mm.