Il ritorno del caldo ad ottobre, soprattutto nella prima quindicina del mese, è statisticamente probabile e non a caso si parla di “ottobrata”. Le temperature hanno guadagnato parecchi gradi già nel corso del weekend – soprattutto domenica – e il rialzo proseguirà tra oggi e domani. Non sarà per niente difficile osservare termometri al di sopra di 30°C, addirittura localmente si potrebbero raggiungere punte di circa 32°C. La nostra grafica ci dà un’idea delle massime attese nelle diverse province: i valori più alti verranno registrati nelle interne centro orientali, dal nord al sud dell’Isola. Il perché è presto detto: arriveranno venti da ovest, non troppo vivaci ma comunque in rinforzo soprattutto alla sbocco dei crinali dei principali massicci montuosi. In tal modo avremo un po’ di correnti favoniche, più calde, proprio nelle aree orientali.
Sul fronte nubi poco o nulla da segnalare, se non un parziale aumento della nuvolosità sulle coste occidentali e nel corso delle ore centrali a ridosso dei maggiori rilievi. Nubi che non daranno luogo ad alcun tipo di fenomeno, questo va detto, ma ci ricorderanno in qualche modo che l’abbondante soleggiamento diurno è ancora in grado di fornire quel carburante necessario per la genesi di annuvolamenti più o meno consistenti. Nubi che, avremo modo di occuparcene dettagliatamente in giornata, torneranno in massa nella seconda parte della settimana e porteranno nuove piogge. Insomma, dobbiamo prepararci ad affrontare un nuovo intenso peggioramento.
Il ritorno del caldo ad ottobre, soprattutto nella prima quindicina del mese, è statisticamente probabile e non a caso si parla di “ottobrata”. Le temperature hanno guadagnato parecchi gradi già nel corso del weekend – soprattutto domenica – e il rialzo proseguirà tra oggi e domani. Non sarà per niente difficile osservare termometri al di sopra di 30°C, addirittura localmente si potrebbero raggiungere punte di circa 32°C. La nostra grafica ci dà un’idea delle massime attese nelle diverse province: i valori più alti verranno registrati nelle interne centro orientali, dal nord al sud dell’Isola. Il perché è presto detto: arriveranno venti da ovest, non troppo vivaci ma comunque in rinforzo soprattutto alla sbocco dei crinali dei principali massicci montuosi. In tal modo avremo un po’ di correnti favoniche, più calde, proprio nelle aree orientali.
Sul fronte nubi poco o nulla da segnalare, se non un parziale aumento della nuvolosità sulle coste occidentali e nel corso delle ore centrali a ridosso dei maggiori rilievi. Nubi che non daranno luogo ad alcun tipo di fenomeno, questo va detto, ma ci ricorderanno in qualche modo che l’abbondante soleggiamento diurno è ancora in grado di fornire quel carburante necessario per la genesi di annuvolamenti più o meno consistenti. Nubi che, avremo modo di occuparcene dettagliatamente in giornata, torneranno in massa nella seconda parte della settimana e porteranno nuove piogge. Insomma, dobbiamo prepararci ad affrontare un nuovo intenso peggioramento.