Dal 1960 le località colpite da alluvioni e frane sono state 4419 distribuite sui territori di 2458 Comuni. I morti sono stati 5553, i feriti gravi 3912. Negli ultimi dieci anni, secondo un conto artigianale e stimato per difetto, sono morte a causa di alluvioni, esondazioni, frane ben 131 persone. Il disastro più grave degli ultimi 10 anni è del 2009: a Giampilieri e Scaletta Zanclea morirono in 36. Seguono le tragedie di Olbia (2013, 19 vittime) e l’alluvione delle Cinque Terre e della Lunigiana (2011, 13 morti). I danni, in media, raggiungono 3 miliardi e mezzo di euro ogni anno. Di 700mila frane registrate in Europa mezzo milione sono solo in Italia, dove secondo l’Ispra il ritmo è di 1000/2000 all’anno (il 10 per cento di queste è ritenuto più pericoloso). Otto milioni e mezzo di italiani, secondo il consiglio nazionale dei geologi, vivono in territori a rischio alluvioni: più di uno su 10. In queste zone si trovano oltre 28mila tra monumenti e altri beni culturali e oltre 7000 scuole. Le Regioni più colpite nel 2014, secondo il presidente del Cng Gian Vito Graziano, sono state Liguria, Piemonte, Toscana, Veneto, Campania, Lombardia e Sicilia.
Il Governo ha ora proposto il piano Italia Sicura che prevede 7100 interventi per un totale di 7 miliardi. Di questi, 1 miliardo e 700 milioni di euro sono già disponibili per essere utilizzati: seicento saranno impegnati tra Genova, Milano e Firenze mentre gli altri finiranno a cantieri da aprire a Bologna, Olbia,Padova, Pescara, Venezia, Pisa, Carrara e Arezzo. Una seconda tranche di finanziamenti è promessa a Roma, Torino, Napoli, Messina, Parma, Catania.