Il pianeta rosso, come è stato ormai ribatezzato Marte, è metà di continue indagini e studi per capire se può ospitare o meno forme di vita e, così come accaduto per la Luna, non ci vorrà molto prima che l’uomo ci metta piede. Sappiamo ormai che, almeno tra i pianeti relativamente prossimi al nostro, Marte rappresenta la speranza più concreta di trovare vita aliena. La sua atmosfera, molto sottile, è composta prevalentemente di anidride carbonica (95,3 per cento), ma contiene anche azoto (2,7 per cento), argon (1,6 per cento), ossigeno (0,15 per cento) e acqua (0,03 per cento). Ma soprattutto, è stata confermata la presenza di acqua liquida sulla superficie.
1)Osservato per la prima volte da Galileo Galilei. Marte fu scovato per la prima volta nella storia dal telescopio di Galileo Galilei, nel lontano 1610. Nel corso del secolo, poi, furono individuati i suoi poli ghiacciati. D’altronde è il pianeta del Sistema Solare più vicino al nostro, quindi anche la tecnologia del diciassettesimo secolo, tra l’altro opera del grande fisico italiano, fu sufficiente per dimostrarne l’esistenza.
2)Prime missioni negli anni 60 e 70. Il primo successo aerospaziale sul pianeta rosso risale al 1964 con il passaggio in prossimità di Marte del Mariner 4 della Nasa. Il primo atterraggio invece avvenne nel 1971 grazie ai sovietici Mars 2 e Mars 3 che tuttavia pochi minuti dopo non riuscirono più a mettersi in contatto con la Terra. Nel 1975 fu poi sviluppato il programma Viking della Nasa che consisteva in due satelliti orbitanti con un modulo di atterraggio che raggiunsero il suolo nel 1976.
3)Si trova la montagna più alta di tutto il sistema solare. Sul suolo di Marte si erge la seconda montagna più alta attualmente nota del Sistema Solare, nonché la più alta in assoluto tra i pianeti, Olympus Mons, in realtà un vulcano, il più giovane tra i grandi di Marte. L’altura si è infatti formata nel corso del Periodo amazzonico di Marte (iniziato circa 3 miliardi di anni fa). Olympus Mons è alto circa 22 Km, quasi tre volte il Monte Everest (8.8 Km).
4)Si trova la valle più profonda di tutto il sistema solare. Dalle vette alle profondità, record anche per le valli: Marte ospita infatti Valles Marineris, la più grande gola tra tutte quelle presenti nei pianeti del sistema solare. La formazione è in realtà un vasto sistema di valli, che raggiungono complessivamente i 4 mila km di lunghezza, 700 di larghezza con una profondità di 11 km, rivelandosi dieci volte più lungo, sette volte più largo e sette volte più profondo del Gran Canyon.
5)Esistono 4 stagioni. Come la Terra, anche Marte manifesta 4 stagioni, a causa del suo asse inclinato rispetto al Sole, con un angolo molto simile a quello della Terra (25 gradi contro 23.5 gradi terrestri). Tuttavia, poiché l’anno di Marte è circa il doppio del nostro, anche le stagioni durano di più. A causa poi della traiettoria spiccatamente ellittica, alcune stagioni durano più di altre (nell’emisfero nord l’estate e la primavera durano di più, così come nel sud l’autunno e l’inverno).
6)Il giorno ed il Sol. Solo 40 minuti di differenza tra la giornata terrestre e quella marziana. Il giorno del pianeta rosso dura infatti 24h 39m 35.244s, piccola ma significativa differenza sufficiente a non renderlo misurabile dai normali orologi e calendari terrestri. Così, mentre sulla Terra per la misurazione delle ore durante una missione si usa il giorno solare terrestre (86400s), per la durata delle missioni marziane si usa il Sol (88775,244s).
7)Le Lune. Intorno al pianeta rosso orbitano i due satelliti naturali Fobos e Deimos, di piccole dimensioni e dalla forma irregolare, probabilmente due asteroidi catturati dal campo gravitazionale del pianeta, che compiono orbite quasi circolari, assai prossime al piano equatoriale di Marte. Fobos, il più interno, completa la sua orbita in poco più di un terzo del periodo di rotazione del pianeta, caso unico del sistema solare e dista solo 9 mila chilometri dal pianeta. Per questo è soggetto a significative maree indotte da Marte che determinano una costante riduzione dell’orbita e che ne causeranno infine la disgregazione.
8)Gli asteroidi troiani. Marte ha anche quattro asteroidi troiani, ovvero satelliti che condividono con lui l’orbita, ma che non collidono con il corpo celeste principale a causa della loro posizione “strategica” di equilibrio. Il primo di questi, 5261 Eureka, fu scoperto nel 1990, e fu chiamato così in onore della famosa espressione di origine greca solamente utilizzata per indicare la gioia di una scoperta.
9)Marte musa ispiratrice di immaginazione e “voli pindarici”. Nel corso della storia si annoverano diversi aneddoti che hanno coinvolto Marte e che hanno portato a volte a fantasie poi rivelatesi infondate. Suscitarono scompiglio ad esempio le osservazioni di Giovanni Schiaparelli che scrisse di aver visto su Marte dei canali che furono subito associati a forme di vita intelligenti. In realtà l’errore fu causato per un’errata traduzione del termine “canali” in inglese, che fu riportato come “canals”, che indica costruzioni artificiali invece che “channels”, per lo più conformazioni naturali, indipendenti da interventi esterni alla natura.
10)Struttura interna anche sconosciuta. Nonostante l’incredibile incremento di conoscenze che si è registrato sul pianeta grazie alle numerose recenti missioni sul pianeta, la sua struttura interna è ancora fonte di incertezze. Gli scienziati non sanno ancora dire con sicurezza, in particolare, se all’interno il corpo celeste sia solido, liquido o composto di due substrati distinti. La Nasa promette indagini future in merito.
Fonte dati www.nextme.it