Proseguiamo le nostre analisi a lungo termine analizzando, nel dettaglio e semplicemente, le dinamiche mostrateci da alcuni dei più autorevoli modelli di previsione. Tra questi, i più consultati sono senz’altro quello elaborato dal Centro di Calcolo americano (GFS) e dal Centro di Calcolo europeo (ECMWF). Noi, per semplicità, ci avvaliamo del cosiddetto Multimodel del Meteo Giornale, in grado di “mediare” l’ultima elaborazione disponibile dei due modelli indicati. Il suo utilizzo aveva consentito l’esatto inquadramento del maltempo passato, in particolare dello sviluppo – poi andato in porto – del un temibile ciclone mediterraneo.
Oggi, seguendo i dettami di ieri, l’analisi ci porta a confermare un lungo periodo perturbato (pur con normali intervalli) i cui effetti andranno monitorati con attenzione. Si partirà venerdì 09 ottobre e si proseguirà nel corso della prossima settimana. Ed è proprio alla prossima settimana che guardiamo con un po’ di timore. Si osservi la mappa:
I nostri timori derivano dall’eventuale dinamica atlantica, che contempla l’assorbimento di quel che rimarrà dell’uragano Joaquin (raggiungerà le Isole Britanniche) all’interno di un ampio Vortice di Bassa Pressione in sprofondamento sul Mediterraneo occidentale. L’esatta collocazione del Vortice sarà essenziale per stabilire entità e grado di coinvolgimento dell’Italia e della Sardegna per mano del maltempo. Certo è che un posizionamento in quella porzione del Continente non ci lascia per niente tranquilli. Come se non bastasse, e concludiamo, ad est s’instaurerà un blocco anticiclonico che impedirà alle perturbazioni di sfogare verso est.