L’evoluzione e lenta dissoluzione della perturbazione verso la penisola balcanica sarà seguita da una rimonta ed espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Europa centrale ed occidentale. Tuttavia le massime condizioni di stabilità atmosferica saranno relegate alle medio alte latitudini, per intenderci tra Mare del Nord ed Isole Britanniche, dove si localizzeranno le pressioni al suolo più alte (fino a 1027 hPa). Il Mediterraneo, specialmente nei suoi settori più meridionali, rimarrà scoperto e sotto l’influenza di infiltrazioni di aria fresca di origine russo/scandinava. Correnti fresche che manterranno le temperature su valori leggermente inferiori alla media stagionale (isoterme alla quota di 850 hPa, circa 1500, attorno a 10°C/11°C e temperature al suolo raramente superiori ai 25°C/26°C) ma che potranno alimentare la nascita e lo sviluppo di ristrette aree depressionarie tra le due isole maggiori. Considerate le ancora elevate temperature marine superficiali del basso Mediterraneo (localmente si rilevano ancora oltre 26°C) e gli accesi contrasti termici che si verrebbero ad accendere, tale evoluzione sinottica (che si manterrà anche la prossima settimana, vedi LINK) potrebbe innescare una spirale di rovesci e temporali sui mari adiacenti la Sardegna con possibile coinvolgimento delle aree costiere, specialmente orientali e meridionali.
Torneremo già da domani su questa interessante tendenza meteo proponendovi ulteriori aggiornamenti.