Osservando “la carta europea della densità dei fulmini” ricostruita con i dati atdnet, di G. Anderson e D. Klugmann, raccolti tra il 2008 ed il 2012, si nota un massimo particolarmente pronunciato localizzato nel nord ovest e nord est italiano dove, localmente, si arriva fino a 7,9 scariche al km/anno, valore 10 volte inferiore alla media di 80 scariche al km/anno registrate nell’area del bacino del Congo, area equatoriale tra le più temporalesche al mondo. Nelle due zone appena citate la media sale vertiginosamente nel mese di luglio con ben 54,4 scariche al km/anno. Come si evince dalla mappa i temporali si presentando frequentemente in tutta l’area balcanica, la Francia meridionale, i Pirenei e Italia peninsulare (specialmente fascia appenninica) con una media compresa tra 2 scariche al km/anno e 4 scariche al km/anno. Pochi fulmini sulla nostra isola con una media compresa 0,4 scariche al km/anno dell’Oristanese e 1,6 scariche al km/anno della Sardegna centrale ed orientale.