Secondo un recente rapporto pubblicato dal Met Office, l’Istituto Meteorologico britannico, il 2014, 2015 e il 2016 potrebbero essere in assoluto gli anni più caldi mai registrati sulla Terra da quando si rilevano le temperature con criterio scientifico, ossia circa 150 anni. Il 2014 è stato l’anno più caldo di sempre, con 0,68 °C sopra la media calcolata nel trentennio 1961-1990; il 2015,ha tutte le carte in regole per rubargli il record e il 2016 potrebbe superare tutti. Rowan Sutton, della University of Reading (Regno Unito), ha sottolineato: «Considerati i dati del Met, a meno di una grande eruzione vulcanica le cui ceneri filtrino un po’ i raggi solari, è assai probabile che a livello mondiale il 2014, il 2015 e il 2016 verrà iscritto come il terzetto di anni più caldi mai registrarti». Almeno finora.
Le cause del riscaldamento sono almeno tre. La prima è l’aumento della temperatura terrestre, che, secondo i principali organismi mondiali che si occupano del monitoraggio climatico, quali Noaa, Nasa e Met, è in crescita, nonostante una minoranza di scienziati scettica sui risultati. La seconda è il fenomeno di El Niño, il riscaldamento anomalo delle acque dell’Oceano Pacifico che dall’inizio di quest’anno ha iniziato a manifestarsi in modo molto marcato assumendo da qualche settimana caratteristiche “strong” e che è atteso proseguire senza sosta per i prossimi mesi. La terza causa è ascrivibile alla progressiva variazione delle temperature superficiali dell’Oceano Pacifico settentrionale, che da una fase fredda, durata una decina di anni, sta passando a una fase calda, fattore, questo, che contribuisce e contribuirà ad aumentare la temperatura a livello mondiale.