Le ultime uscite dei principali centri di calcolo previsionale mondiale continuano a non “vedere” una via di uscita, nemmeno sul lunghissimo termine, dalla canicola sub tropicale africana. Se nell’outlook previsionale di ieri avevamo ipotizzato, con l’utilizzo degli indici NAO, AO e PNA, un prolungamento del caldo fino a metà mese, oggi questa tendenza assume maggiore credibilità dopo per via dell’aggiornamento di un’altra importante teleconnessione: la Madden – Julian Oscillation.
La MJO individua, mediante la suddivisione in differenti fasi, la localizzazione e l’intensità dell’attività convettiva che si manifesta a ridosso dell’equatore. Si tratta di un indice responsabile della variabilità del tempo in queste zone influenzando parametri atmosferici ed oceanici che si ripercuotono sulla velocità e direzione dei venti a tutte le quote, intensità delle precipitazioni e temperature superficiali marine. Tuttavia, se analizzata assieme alla fase ENSO, può avere delle ripercussioni anche sull’evoluzione meteo europea. Attualmente la MJO si trova in fase 7, ossia forti moti convettivi e precipitazioni abbondanti sul Pacifico occidentale nella zona delle isole Fiji, ed è caratterizzata da un’intensità prossima al fondoscala (distanza della linea verde dal centro del grafico).
Fase 7 che si conserverà, perdendo progressivamente intensità, per oltre 10 giorni e che, analizzata assieme al vigente forte Nino, determinerà anomalie di pressione negative sull’Atlantico orientale e anomalie di segno opposto tra Mediterraneo ed Europa centrale. Per intenderci, purtroppo, si conserverà il motore depressionario ad ovest delle isole britanniche, il quale alimenterà dinamicamente l’espansione dell’alta pressione sub tropicale su tutto il bacino del Mediterraneo centro occidentale. I picchi di calore e gli elevati tassi di umidità ci accompagneranno, con molta probabilità, almeno sino a metà mese!