Abbiamo archiviato, verrebbe da dire “fortunatamente e finalmente”, una fase di maltempo che ricorderemo a lungo. I violentissimi temporali di venerdì scorso sono ascrivibili a quanto avvenuto nei mesi estivi, ovvero alle eccezionali ondate di calore succedutesi pressoché ininterrottamente. Quando vi dicemmo che il surplus termico del Mediterraneo avrebbe scatenato manifestazioni atmosferiche estreme non ci sbagliavamo. Così come non sbaglieremo nel seguire, con estrema attenzione, quel vortice instabile in fase di sviluppo sulla Penisola Iberica. Osserviamo l’immagine satellitare:
Come consuetudine abbiamo evidenziato le varie strutture bariche dominanti (Alte e Basse Pressioni) per facilitarvi l’individuazione. Anzitutto dobbiamo sottolineare il blocco anticiclonico atlantico (per mano dell’Alta delle Azzorre) responsabile della discesa d’aria fredda nordica verso l’Italia. Le temperature, lo avrete percepito a pelle, hanno messo a segno cali notevolissimi e anche oggi avremo massime diffusamente inferiori alle medie del periodo. Ciò detto, torniamo a concentrarci sul Vortice Iberico: vedete la freccia? Indica la futura traiettoria. Presumibilmente transiterà tra il nord Africa e il Canale di Sardegna, dirigendosi a ridosso della Sicilia orientale.
Se così fosse darebbe luogo ad un peggioramento su alcune aree della Sardegna, ma verrebbe scongiurato il rischio alluvionale apparso in alcune interpolazioni modellistiche dei giorni scorsi. Tuttavia, è bene sottolinearlo, trattandosi di quella che in gergo definiamo “goccia fredda” (una sorta di trottola ciclonica impazzita) non escludiamo che nelle prossime 24-36 ore possano verificarsi ulteriori cambi di rotta. Ragion per cui vi invitiamo, caldamente, a seguire i vari aggiornamenti che vi proporremo.