Siamo prossimi ad un considerevole miglioramento delle condizioni meteorologiche, ma prima che l’Alta Pressione prenda pienamente il sopravvento stiamo assistendo a qualche piccolo disturbo nuvoloso. Fin da domenica osservavamo locali annuvolamenti dettati essenzialmente dall’intrusione dapprima di umidi venti meridionali – Libeccio a ovest, Scirocco a est – successivamente per mano del vento di Ponente. Vento che continueranno a tenerci compagnia anche nelle prossime ore, seppur decisamente meno vigoroso rispetto a quanto avvenuto a cavallo tra ieri sera e la notte appena trascorsa. Ed ecco quindi che non dobbiamo stupirci se l’osservazione satellitare mette in risalto della nuvolosità variabile su alcune aree dell’isola. Eccola:
Gli annuvolamenti hanno stazionato per più tempo tra le coste del basso oristanese e dell’iglesiente, così come pure a ridosso dei principali massicci montuosi della Sardegna centrale (Gennargentu su tutti). Trattasi di nubi sostanzialmente basse, riconducibili all’umidità marittima sospinta verso est dalla ventilazione occidentale. Ma qual è la causa di tutto ciò? Osserviamo la seconda rielaborazione satellitare:
Si evince facilmente una predominanza perturbata sull’Europa occidentale ed osservando le isobare disposte praticamente lungo i paralleli possiamo comprendere il motivo di una ventilazione da ponente così marcata. Tuttavia, è bene sottolinearlo, sull’Italia meridionale permane un coriaceo promontorio d’Alta Pressione. Trattasi dell’africano, destinato a prendere il sopravvento non appena la morfologia della Depressione d’Islanda muterà in modo tale da incentivare un calo pressorio importante tra la Penisola Iberica e l’Atlantico orientale. Manovre che osserveremo a partire da domani e che nel giro di qualche giorno ci consegneranno nelle mani dell’ultima ondata di caldo dell’estate (il 1° settembre esordirà ufficialmente l’autunno meteorologico).