E’ passato più di un mese (era il 27 giugno) dall’ultima analisi di quello che in gergo si definisce “Fronte di Convergenza Intertropicale (ITCZ)“. L’approfondimento in oggetto, reperibile a questo LINK, servì per ipotizzare una durata sostanziale della prima fiammata africana. Mai previsione fu più azzeccata, perché non solo la canicola ci accompagnò per tutta la prima decade di luglio, ma ebbe la forza – pur con un piccolo intermezzo – di protrarsi sino alla conclusione mensile. Visto che l’indice climatico si è rivelato un valido supporto previsionale, vogliamo aggiornarvi sull’ultima proiezione perché sosterebbe l’ipotesi di un cedimento della calura africana dopo il 10 agosto. Ecco la mappa:
La parte che più interessa per le nostre sorti meteorologiche è quella occidentale e la linea rossa rappresenta l’attuale collocazione del fronte. La media del ramo occidentale in ultima decade è stata di 20.4 gradi nord, circa 1 grado al di sopra della media climatologica di fine luglio. Ma quel che stupisce è la facilità con la quale si è rimasti oltre norma per gran parte del mese di luglio (si osservi l’immagine successiva). Per dirla in parole povere: quando il fronte si alza su quel comparto, le rimonte anticicloniche africane – oltre che assicurate – assumono un asse d’inclinazione assolutamente deleterio: sudovest/nordest.
Ma è ben più interessante quel che è accaduto in precedenza, nei 10 giorni precedenti (linea gialla), che indica una posizione tutto sommato prossimo alla normalità eccezion per una piccola porzione tra il Mali nordorientale, l’Algeria meridionale e il Niger nordoccidentale. Le proiezioni per la prima decade d’agosto non indicano particolari variazioni, mentre dal 10 agosto i modelli climatici indicano un abbassamento del fronte il che significa che la canicola africana potrebbe subire un processo di contrazione tale da regalarci una seconda metà d’agosto senza particolari eccessi di caldo.