Notte di fulmini, rovesci e maestrale sulla nostra isola, secondo una configurazione meteo più tipica della stagione invernale che estiva. Come da attese il fronte occluso ha attraversato l’isola regalando precipitazioni sparse, spesso sotto forma di temporali, su buona parte dei nostri settori, fin verso il capoluogo sardo. Lo spettacolo più emozionante e spettacolare lo ha comunque regalato il temporale autorigenerante sfornato nel tardo pomeriggio dalla costa orientale e rimasto stazionario sul Tirreno per ore e ore anche dopo il tramonto. Si tratta di un temporale più volte ammirato e la cui origine è prettamente orografica: aria fresca e secca in quota e deboli/moderate correnti di maestrale nei bassi strati che, impattando con l’orografia accidentata dei settori orientali isolani, determinano sul tratto costiero una convergenza al suolo tra venti occidentali ed orientali con l’innesco di moti convettivi stazionari per ore.
Così è stato ieri: il temporale ha raggiunto in breve tempo dimensioni orizzontali ed altezze ragguardevoli, sfondando il muro della tropopausa più volte e regalando ai sardi lo spettacolo dei fulmini di San Lorenzo. La cella è stata fotografata da Cagliari da Stefano Garau (prima foto) e da Orosei da Pino Bua (foto che seguono).