Come sovente accade ogni anno (segno di una stagione estiva fisiologicamente in fase calante), quando le prime irruzioni di aria fredda nord atlantica alimentano la formazione di minimi depressionari sul nord Italia, si vengono a formare insidiose linee di instabilità, frutto dello scontro tra le masse d’aria fredda in affondo e la risalita dei residui flussi sub tropicali dall’entroterra desertico, in scorrimento da ovest verso est tra il Canale di Sardegna e le coste nord africane.
L’immagine satellitare che segue, relativa alle 22,30 della scorsa notte, mostra in tutta la sua maestosità l’enorme cella temporalesca a sud dell’isola accompagnata da frequenti fulminazioni tra il Canale di Sardegna e la Tunisia. Non ci si attendeva alcun fenomeno, tuttavia si è registrato per qualche ora un aumento della nuvolosità alta (propaggini settentrionali dell’incudine temporalesca) sui settori meridionali dell’isola e, per chi è stato più attento, si è potuta osservare persino qualche fulminazione a largo.