Come sarebbero l’Italia, l’Europa, il mondo intero, se l’uomo non fosse mai esistito? Una domanda che sembra assurda, ma che ha profonde ricadute scientifiche e alla quale hanno cercato di dare una risposta i ricercatori della Aarhus University (Danimarca).
Senza la comparsa dell’Homo sapiens, l’Europa non solo sarebbe stata popolata da un’enorme quantità di lupi, alci e orsi, ma avrebbe visto pascolare anche un gran numero di elefanti e rinoceronti.
In un precedente studio dei medesimi ricercatori si dimostrava come l’estinzione in massa dei grandi mammiferi avvenuta dopo l’ultima Era glaciale fosse stata causata in gran parte dell’espansione dell’uomo moderno, l’Homo habilis. Il nuovo studio cerca di chiarire come sarebbe stata la distribuzione dei grandi mammiferi in base alle necessità ecologiche e alla geografia del pianeta se non fosse comparso l’uomo sulla Terra.
«L’Europa non è l’unico luogo al mondo dove gli esseri umani hanno ridotto drasticamente le specie di mammiferi. Il fenomeno è mondiale. Se non ci fosse stato l’uomo sulla Terra la distribuzione dei mammiferi sarebbe stata molto diversa rispetto a quella che vediamo» spiega Jens-Christian Svenning, responsabile della ricerca.
Il fatto, dunque, che oggi la maggior parte dei grandi mammiferi viva in Africa, non è dovuto tanto al clima o all’ambiente ottimale, quanto alla scarsità di pressione umana rispetto ad altre aree del pianeta: qui l’uomo, a causa di molteplici fattori, non si è espanso come in altre parti della Terra.
Se si guarda la mappa dell’ipotetica distribuzione dei grandi mammiferi sulla Terra, si vede che – senza l’uomo – Nord e Sud America e Nord Europa accoglierebbero un gran numero di specie in più rispetto alla situazione attuale.
Un discorso analogo vale anche per le aree montuose dell’Europa e dell’Italia, generalmente più ricche di fauna di quelle pianeggianti. Anche in questo caso le specie viventi hanno trovato nelle aree montuose un rifugio lontano dall’uomo più che un habitat particolarmente adatto alla loro esistenza.
«Un esempio è l’orso bruno, che ormai si trova solo nelle aree montuose, mentre potrebbe benissimo vivere anche in pianura, da dove è stato scacciato dalla presenza dell’uomo» sottolinea Soren Faurby, co-autore della ricerca.