Da qualche giorno abbiamo iniziato a seguire e monitorare costantemente (ogni 6 ore) l’evoluzione meteo per la seconda metà della prossima settimana, nella quale è atteso un importante peggioramento su buona parte dell’Europa centro occidentale e Mediterranea per un intensa avvezione di aria fredda d’estrazione scandinava.
Chiaramente, avvicinandosi all’evento meteo, i modelli propongono ad ogni uscita previsionale modifiche più o meno importanti riguardo la traiettoria della massa d’aria fredda e delle eventuali depressioni in formazione pertanto al momento è assolutamente aleatorio e sconsigliato (se si vuole operare con professionalità) dare informazioni di dettaglio sulla localizzazione ed intensità dei fenomeni attesi sulla nostra isola da qui ad oltre una settimana.
Tuttavia l’analisi odierna delle varie uscite modellistiche propone importanti spunti di analisi sui quali torneremo nei prossimi giorni. Appare al momento probabile la strutturazione di un blocco anticiclonico atlantico esteso dalle Azzorre fino alla Groenlandia, alimentato dinamicamente dall’affondo del ramo del getto polare in uscita dagli Stati Uniti orientali, con conseguente discesa di aria fredda sui settori occidentali del Mediterraneo (come indicato dalla freccia azzurra). In questa sede, nella seconda parte della prossima settimana (più probabilmente nel corso del week end) potrebbero alimentarsi ed approfondirsi insidiose aree depressionarie foriere di precipitazioni anche abbondanti. L’eventuale interessamento della nostra isola dipende sostanzialmente dalla direttrice seguita dalla massa d’aria fredda: un affondo sui settori occidentali del Mediterraneo favorirebbe l’innesco di intensi fenomeni temporaleschi sulla nostra regione mentre un affondo più orientale (ad est della nostra isola) relegherebbe il grosso del maltempo a resto della penisola con la nostra isola alle prese con forti venti di maestrale ed instabilità localizzata.
Riassumendo, confermiamo l’importante raffreddamento che si concretizzerà dalla metà della prossima settimana ma, a differenza di chi si avventura nel lanciare prematuramente allarmi meteo senza un certo conforto modellistico, vi rimandiamo agli aggiornamenti di domani e dell’inizio della prossima settimana.