Come già anticipato ieri, analizzando l’andamento dell’indice ITCZ, il super caldo africano potrebbe mollare gli ormeggi dopo il 10 agosto. Segnali in tal senso giungono anche dai principali modelli previsionali, pur con tutte le differenze del caso. Per cercare di “armonizzare” la tendenza, abbiamo scelto di affidarci al MultiModel targato MTG, l’unico in grado di stilare previsioni “mediando” le singole corse di diversi modelli (segnaliamo tra gli altri l’americano GFS e l’europeo ECMWF, sicuramente tra i più conosciuti e utilizzati). Osserviamo insieme la mappa:
Si tratta della rappresentazione grafica delle temperature alla quota isobarica di riferimento 850 hPa (circa 1500 metri di quota), ma oltre al profilo termico siamo in grado di identificare facilmente il tipo di massa d’aria prevalente. Anzitutto vorremmo farvi notare l’arretramento della bolla sahariana, che dopo aver stazionato a ridosso della nostra Isola tenderà a rifugiarsi sul nord Africa. E’ ancora presto per cantare vittoria – la vicinanza impone prudenza – ma il pressing delle perturbazioni atlantiche sembra ben più incisivo e con asse d’inclinazione meno penalizzante.
Se confermata, tale linea evolutiva condurre i termometri verso valori più accettabili. Non che non farebbe caldo, ma sarebbe un caldo “normale” e con tassi di umidità in netta decrescita. Qualora dovessero effettivamente avvicinarsi le fresche correnti atlantiche, ecco che anche le occasioni instabili registrerebbero un’impennata e potrebbero condurci verso quella che un tipo veniva definita “rottura stagionale” post ferragostana.