Quello appena trascorso è stato, a livello mondiale, il giugno più caldo mai registrato da quando si registrano i dati meteo, cioè dal 1880. E da record sono stati anche i primi sei mesi del 2015. Ad affermarlo è l’Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica (Noaa), agenzia federale Usa per la meteorologia, secondo cui è molto probabile che l’intero anno in corso si chiuderà da record.
Dopo gli estremi termici di febbraio, marzo e maggio scorsi, anche giugno ha visto il termometro salire come mai negli ultimi 136 anni. La temperatura media mondiale si è attestata a 16,33°C, 0,88°C sopra la media del XX secolo e 0,12°C in più del precedente massimo, segnato nel giugno 2014. Sulla superficie terrestre la colonnina di mercurio ha registrato 1,26°C in più rispetto alla media del XX secolo, mentre sulla superficie marina lo scarto è stato di +0,74°C. In Paesi come Spagna e Austria le temperature si sono attestate a +1,4°C rispetto alla media del periodo 1981-2010. La Scandinavia, al contrario, è stata uno dei pochi punti freddi sul Pianeta, con temperature tra 1°C e 2°C inferiori alla media degli ultimi decenni.
Nel primo semestre dell’anno il termometro ha segnato una media mondiale di 14,35°C, 0,85°C in più rispetto al XX secolo e 0,16°C in più del precedente record, datato 2010, ultimo anno caratterizzato da “El Nino”, l’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico centro orientale, fenomeno in atto ed in rafforzamento nei prossimi mesi.
Per Jessica Blunden del Noaa “è quasi impossibile che il 2015 non sarà l’anno più caldo mai registrato”, battendo il record del 2014.