Il mare, soprattutto in superficie, risponde più lentamente al riscaldamento rispetto alla terraferma. Ma mentre quest’ultima è capace di rilasciare il calore molto più velocemente, gli specchi d’acqua lo immagazzinano rilasciandolo ben più piano. Se le ondate di caldo si protraggono nel tempo, tra l’altro senza soluzione di continuità – o quasi – la situazione si fa davvero critica. Basterà osservare le temperature registrate alle ore 18 dal radiometro SEVIRI del MeteoSat 9 per rendersi conto dell’enorme quantità d’energia che stanno accumulando i nostri mari. Pensate una cosa: il Mar dei Caraibi, uno dei più caldi del pianeta, ha una temperatura media superficiale di 28°C. Bene, oggi alcuni tratti del Mediterraneo hanno raggiunto 29°C!
Il Tirreno meridionale e l’Adriatico meridionale sono i settori più caldi con 29°C, seguiti a stretto giro dallo Ionio meridionale con 28.8°C e dallo Ionio settentrionale 28.6°C. Poi troviamo lo Stretto di Sicilia 28.4°C al pari dell’Adriatico centrale. Il più fresco è il Mar Ligure con 24.2°C (escludendo il Mare di Corsica), poi l’Adriatico settentrionale 25.8°C, il Mare di Sardegna 26.1°C, il Tirreno centrale 26.2°C, il Tirreno settentrionale 27°C e il Canale di Sardegna 27.3°C.