La prossima settimana salirà nuovamente e di gran carriera in cattedra il gran caldo africano con notevoli differenze “sinottiche” rispetto alla fase calda vissuta ininterrottamente da fine giugno. Se fino ad ora il caldo e le conseguenti forti anomalie termiche positive sulla terra ferma e sui mari sono stati eccezionali esclusivamente per la loro durata ed estensione delle aree interessate (per quanto ci riguarda i picchi di calore non sono andati oltre i 40°C/41°C, ben sotto i livelli da record che ancora resistono su più stazioni dal famoso luglio 1983) dalla prossima settimana, in particolar modo da metà settimana, il caldo farà parlare di se non tanto per la sua durata bensì per le temperature estreme che si raggiungeranno al suolo.
Tecnicamente il caldo eccezionale in arrivo sarà indotto da un forte “pre frontale”: a largo della penisola iberica affonderà nuovamente il getto polare che scaverà dinamicamente una profonda depressione. Come detto, stavolta non si tratterà di una situazione meteo bloccata ed il minimo depressionario evolverà lentamente verso levante. Tuttavia, considerando il pronunciato affondo meridiano del getto polare, di risposta verrà pilotata verso la nostra isola una bolla d’aria letteralmente bollente con temperature che a 1500 metri si porteranno dagli attuali +16°C fino a 25°C! Le conseguenze al suolo saranno be peggiori di quelle sperimentate finora ed i picchi di calore potranno raggiungere 43°C/45°C.
Nell’elaborazione grafica su base ECMWF-GFS abbiamo voluto inserire una freccia sul promontorio anticiclonico africano per evidenziare le caratteristiche di evolutività del sistema sinottico, come fosse un’onda che da ovest si muove lentamente verso levante.
Per maggiori dettagli vi richiamiamo ai prossimi aggiornamenti.