La parte più calda dell’Alta Pressione è giunta in Italia, strutturando quella che abbiamo definito cappa infernale sahariana perché in grado di rendere i prossimi giorni invivibili. L’aspetto interessante è che rispetto alle prime fasi settimanali osserviamo, MeteoSat docet, una netta contrazione dell’estensione.
Il pressing operato dalle perturbazioni atlantiche sta producendo qualche effetto importante sull’Europa occidentale, dove in effetti si scorgono le prime crepe e i primi inserimenti d’aria umida. Non a caso già ieri si registravano violentissimi temporali al confine tra Francia e Spagna e oggi ve ne saranno di altri ancor più violenti anche in altri Stati europei.
Sarà bene non illudersi perché i costanti apporti d’aria rovente renderanno le fondamenta anticicloniche solidissime e centrate a ridosso della nostra regione. Ecco perché non possiamo far altro che confermare la prosecuzione del gran caldo anche nel corso della prossima settimana.