Il merito dei pochi sbuffi d’aria fresca degli ultimi giorni è stato quello di aver allontanato la parte rovente dell’Alta Pressione, ovvero quella zona che in più di un’occasione abbiamo definito come la “bolla rovente sahariana“. Dall’immagine satellitare di oggi abbiamo un’idea ben precisa di dov’è collocata e di quella che potrebbe essere l’evoluzione più probabile. Quel che è certo è che non si è allontanata troppo: la vediamo collocata sulla Penisola Iberica e non sembra avere la minima intenzione di tornarsene a casa.
Ciò che ci sta salvando da un’invadenza deleteria è l’azione di disturbo operata dal Vortice Freddo scandinavo. Le correnti fresche continuano ad affluire nelle regioni meridionali d’Italia, ostacolando l’eventuale espansione anticiclonica in quella direzione. La speranza è che tale azione erosiva possa continuare anche nei prossimi giorni, altrimenti sarebbe facile ipotizzare un ritorno dalle lingua desertica verso la nostra regioni. Ovviamente seguiremo l’evoluzione passo passo, ma possiamo anticiparvi fin da ora che il caldo tornerà a farsi afoso.
Il merito dei pochi sbuffi d’aria fresca degli ultimi giorni è stato quello di aver allontanato la parte rovente dell’Alta Pressione, ovvero quella zona che in più di un’occasione abbiamo definito come la “bolla rovente sahariana“. Dall’immagine satellitare di oggi abbiamo un’idea ben precisa di dov’è collocata e di quella che potrebbe essere l’evoluzione più probabile. Quel che è certo è che non si è allontanata troppo: la vediamo collocata sulla Penisola Iberica e non sembra avere la minima intenzione di tornarsene a casa.
Ciò che ci sta salvando da un’invadenza deleteria è l’azione di disturbo operata dal Vortice Freddo scandinavo. Le correnti fresche continuano ad affluire nelle regioni meridionali d’Italia, ostacolando l’eventuale espansione anticiclonica in quella direzione. La speranza è che tale azione erosiva possa continuare anche nei prossimi giorni, altrimenti sarebbe facile ipotizzare un ritorno dalle lingua desertica verso la nostra regioni. Ovviamente seguiremo l’evoluzione passo passo, ma possiamo anticiparvi fin da ora che il caldo tornerà a farsi afoso.