Diciamo che sostanzialmente avremo a che fare con le brezze marine, che come consuetudine prenderanno piede in tarda mattinata e raggiungeranno l’apice nel cuore del pomeriggio. Le raffiche al suolo raramente supereranno 15-20 km/h e scordiamoci quell’effetto mitigante che avrebbero avuto ad inizio della stagione estiva. Ora il mare è caldo, anzi, caldissimo ed è per questo che anche in spiaggia si fatica a star bene.
Ma veniamo a noi. Perché abbiamo definito l’evoluzione “interessante”? Beh, anzitutto vorremmo farvi notare la diversa direzione dei venti a seconda delle aree geografiche considerate. A ovest, ad esempio, la ventilazione proverrà dai quadranti occidentali mentre a est prevarrà la componente orientale. Idem sul cagliaritano, dove soffierà un blando scirocco. Ma sapete qual è l’elemento d’interesse? E’ l’effetto che tali brezze avranno nella distribuzione termica e nei tassi d’umidità.
A est, ad esempio, così come pur sull’hinterland del capoluogo, le brezze giungeranno da tratti di mari decisamente più caldi del Mare di Sardegna (ad ovest, per intenderci). E specchi d’acqua più caldi producono maggiori quantità di vapore. Non solo. L’assenza di ostacoli orografici faciliterà l’accumulo di umidità proprio lungo le coste e anche a fronte di temperature massime inferiori avremo una tale quantità di vapore acqueo che il caldo si percepirà egualmente. E sarà caldo afoso. Ovviamente procedendo verso l’interno (Gallura, nuorese, Ogliastra e Sarrabus l’umidità calerà drasticamente).
Sui settori di ponente, invece, le brezze risulteranno meno calde per i motivi termici marini succitati. Ma non solo. Giungeranno in Campidano e nel sasssarese ben più secche a causa dell’influenza degli ostacoli orografici (leggasi rilievi). Rammentiamo che i venti, incontrando degli ostacoli quali le montagne, tendono a scavalcarli. Nel processo di risalita perdono umidità e la risalita in quota porta – se l’altitudine dei rilievi è tale da consentire la condensazione – allo sviluppo di nubi. Non è questo il caso, tuttavia discendendo sui versanti opposti avremo un abbattimento dell’umidità ed è per questo che nelle aree suddette farà caldissimo ma sarà il cosiddetto “caldo torrido”.