Veniamo da un fine settimana a dir poco infernale, segnato da temperature se non eccezionali comunque sia notevolissime. Ciò che rende insopportabile l’ondata di caldo è l’umido, che ha tramutato il clima da torrido ad afoso. Ed è l’afa quella che ci fa soffrire, che ci fa percepire temperature più alte rispetto a quanto mostrato dai termometri. L’umidità è accentuata soprattutto nelle coste, ma ultimamente è cresciuta anche nell’interno e come vedremo la quantità di vapore acqueo presente al suolo contribuirà allo sviluppo di temporali pomeridiani localmente intensi. Seguiteci perché ne parleremo più tardi. Ora passiamo all’analisi termica mostrandovi la carta delle temperature massime attese:
Emerge una diversa distribuzione termica, che tra l’altro mette in luce massime meno estreme dei giorni scorsi. Non si scherzerà mica, intendiamoci, ma 40°C non si dovrebbero raggiungere se non nei poli del caldo (vedi piana di Chilivani e piana di Ottana). Le aree più calde dovrebbero risultare il Campidano e l’agro di Olbia-San Teodoro con 37-38°C. Sul Nordovest, invece, i termometri dovrebbero calare di diversi gradi così come sui litorali settentrionali e nelle zone interne del nuorese (soprattutto versanti centro orientali del Gennargentu). Attenzione all’umidità, che continuerà a mantenersi su valori notevolissimi soprattutto lungo la fascia costiera orientale (ciò significa che le temperature percepite saranno notevoli anche oggi).