La diminuzione delle emissioni di CO2 registrato in molte parti del mondo negli ultimi anni (soprattutto tra il 2007 e il 2013) sarebbe stato causato dalla recessione finanziaria globale e non dalla riduzioni nell’utilizzo del carbone e dei suoi derivati. E’ quanto emerge da una nuova ricerca della University of California di Irvine, l’Università del Maryland e dall’Istituto Internazionale per analisi dei sistemi applicati.
Alcuni ipotizzano che il calo rifletta uno spostamento verso l’utilizzo del gas naturale, che rispetto al carbone produce circa la metà di biossido di carbonio per unità di energia. Ma la maggiore parte della riduzione dovrebbe essere stata causata dal cambiamento della domanda dei consumatori e dai crolli della produzione industriale nel periodo analizzato. I risultati dello studio si basano su un’analisi economica dell’utilizzo dell’energia, della sua produzione, delle emissioni e della domanda dei consumatori tra il 1997 e il 2013.
“Nei nostri risultati, il gas naturale rappresenta una piccola percentuale del calo delle emissioni”, ha dichiarato Steven Davis, uno degli autori dello studio. “I meriti vanno attribuiti principalmente ai minori consumi energetici e all’utilizzo dell’energia in modo più efficiente.”
Tra il 2007 e il 2009, si cita come esempio gli Stati Uniti, è stato registrato un crollo del 10 per cento in ragione dei cambiamenti in termini di consumi, sul tipo di prodotti utilizzati, sul saldo delle industrie manifatturiere e di servizi e sulla quantità di energia utilizzata per ogni dollaro di prodotti fabbricati. Questi elementi rappresentano oltre tre quarti della diminuzione delle emissioni avvenuta tra il 1997 e il 2013.
Secondo gli studiosi, a conclusione della ricerca, senza nuove politiche che limitino le emissioni di CO2 sarà difficile ridurle ulteriormente. Soprattutto alla luce della ripresa economica americana ed europea. Non a caso le emissioni hanno ripreso ad aumentare nel biennio 2013 e 2014.
“Tantissime persone sono entusiaste del fatto che abbiamo improvvisamente accesso al gas naturale a prezzi accessibili”, ha concluso Davis. “Il nostro studio dimostra l’importanza fondamentale di altri fattori e mette in guardia dalle false illusioni”.