L’episodio di El Niño che si sta sviluppando nel corso del 2015 continua a crescere in modo preoccupante e dati alla mano potrebbe demolire l’intensità del più violento episodio sinora registrato: quello del 1997-1998. In quell’anno vi furono anomalie termiche positive eccezionalmente alte in tutto il Pacifico equatoriale (settori orientale e centrale).
Il progressivo riscaldamento che stiamo registrando quest anno è coadiuvato da un cambiamento nella fase della cosiddetta Pacific Decadal Oscillation (meglio conosciuta con l’acronimo DOP). In un precedente articolo, pubblicato su MTG, abbiamo fatto riferimento a come la capacità di immagazzinare calore dall’Oceano Pacifico abbia causato un rallentamento del riscaldamento globale del Pianeta. Nello specifico ci si riferiva proprio alla DOP e al cambiamento di fase. Non solo. Un’altra conseguenza dell’accumulo di calore nel Pacifico è l’iperattività ciclonica tropicale registrata nell’ultimo mese.
I modelli meteorologici sono ancora orientati nel prevedere termiche pacifiche da record per il mese di agosto. L’immagine che abbiamo utilizzato a corredo dell’articolo ci consente di raffrontare i due episodi e dedurre due grandi differenze:
- Le anomalie termiche positive del mese di luglio 2015 non sono così forti come nel novembre 1997 (sarà interessante valutare, quindi, i picchi che si raggiungeranno nel novembre 2015).
- Le SST positive del 1997 si estendevano su un’area molto più grande del Pacifico nord-occidentale.